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Il paese è situato nell'estremità del nord Sardegna, sul confine occidentale della Gallura. Sorge nella stretta insenatura naturale del Porto Longonsardo. Il territorio è caratterizzato da affioramenti granitici e da coste frastagliate. Popolata in epoca romana, la zona dove sorge Santa Teresa fu importante anche per i Pisani che dagli affioramenti granitici cavavano pietra da costruzione. Il paese odierno è stato creato ex novo durante la presenza sabauda ed è ordinatamente scandito da strade rettilinee che si incrociano ad angolo retto, con al centro la piccola piazza dove sorge la chiesa di San Vittorio.
Sul promontorio roccioso che si affaccia sul mare sorge la torre Longosardo, eretta nel XVI secolo in età aragonese, da cui lo sguardo abbraccia sia la baia di Porto Longone che, sullo sfondo, le chiare scogliere che circondano la città corsa di Bonifacio. Sulla sinistra la costa scende verso la spiaggia di Rena Bianca che termina a poca distanza dallo scoglio dell'Isola Monica su cui rimangono le tracce di una cava abbandonata.
Da segnalare inoltre per importanza culturale il complesso archeologico di Lu Brandali e la torre di Longonsardo. Si consiglia inoltre una visita a Capo Testa, uno scoglio collegato alla terraferma da una striscia di sabbia, al quale si può arrivare percorrendo un tragitto molto panoramico aperto sulle baie di Colba e di Santa Reparata.
Tra le cave moderne e antiche - qui i Romani scelsero la pietra per le colonne del Pantheon - e il profumo della vegetazione della macchia si raggiunge infine il faro di Capo Testa.
La spiaggia di Rena Bianca si trova nel comune di Santa Teresa Gallura. L'arenile bianco brillante, che presenta una sabbia molto fine, è caratterizzato da un fondale basso e sabbioso che rende agevole la balneazione dei bambini. Il gioco di cromatismi che offre questa spiaggia apre la vista ad un paesaggio di grande bellezza, che alterna il bianco brillante della spiaggia al rosa dei frammenti di corallo, al verde della macchia mediterranea che la circonda e all'azzurro turchese del mare limpidissimo.
La spiaggia La Rena Bianca dal 1987 riceve il riconoscimento di Bandiera blu d'Europa. L'assegnazione è fatta dalla FEE (Foundation for Environmental Education) per: la qualità delle acque, la pulizia della costa, i servizi e le misure di sicurezza, l'educazione ambientale. Nelle giornate limpide si ha l'opportunità di intravvedere le case di Bonifacio, le falesie chiare della Corsica e l'arcipelago de La Maddalena. La cala è inserita tra la punta che ospita la Torre cinquecentesca di Luogosanto e gli isolotti della Munichedda e della Municca, raggiungibili a piedi. È presente una cava di granito abbandonata non molto distante dalla spiaggia.
Come arrivare
È raggiungibile seguendo le indicazioni per il centro di Santa Teresa Gallura, attraverso una delle scalinate della strada principale.
Informazioni
Ricca di servizi, è dotata di un ampio parcheggio, hotel, bar, punto di ristoro. È possibile noleggiare ombrelloni, sdraio, patini e natanti ed è particolarmente apprezzata dagli amanti delle immersioni subacquee.
La spiaggia di Rena di Levante si trova nella località di Capo Testa nel comune di Santa Teresa di Gallura. È una lunga e bianca distesa sabbiosa circondata da calette rocciose e dalla tipica macchia mediterranea. Per il mare azzurro e trasparente gli è stata assegnata la Bandiera Blu 2012. Sede dell’antica colonia romana di Tibula sono ancora visibili i vecchi tracciati stradali. Suggestive le formazioni granitiche a ridosso di Rena di Ponente: il vento, l’acqua e gli altri agenti atmosferici le hanno plasmate fino a formare dei cilindri molto simili a delle colonne romane.
Come arrivare
Partendo dall’abitato di Santa Teresa Gallura si procede in direzione di Capo Testa per circa 3 km e si seguono le indicazioni per la spiaggia.
Informazioni
La spiaggia è particolarmente adatta alla balneazione dei bambini e permette escursioni subacquee estremamente suggestive. La spiaggia dispone inoltre di bar e nelle vicinanze sono presenti degli alberghi.
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Aglientu (Santu Francìscu di l'Aglièntu in gallurese), è un comune di circa 1.200 abitanti della provincia di Olbia-Tempio, nella regione storica della Gallura.
È situato nell'immediato entroterra a pochi chilometri dal mare, arroccato a 420 m su colline granitiche.
Il centro urbano risale a poco più di un secolo fa ma in periodo nuragico era certamente abitato come si deduce dai numerosi nuraghi presenti. In epoca romana era attraversato da una via che congiungeva Olbia a Porto Torres passando per Santa Teresa di Gallura. Nel 1959 è diventato comune autonomo staccandosi da Tempio Pausania.
La storia degli insediamenti umani nel territorio di Aglientu può essere ripercorsa visitando i monumenti archeologici tuttora presenti nei pressi del centro urbano. Disseminate su una superficie di 149 Kmq, troviamo le testimonianze di un lungo alternarsi di civiltà e dominazioni che vanno dai nuraghi Tuttusoni e Finucchjaglia, databili tra il 1800 ed il 1000 a. C., la torre di Vignola del 1606, costruita sotto il regno di Filippo II, durante la dominazione Aragonese e Spagnola, fino alle più recenti chiese campestri di San Pancrazio, San Biagio, San Giovanni e San Silverio.
I nuraghi Finucchjaglia e Tuttusoni sono situati in una regione la cui ricchezza e varietà di risorse naturali (estensioni pianeggianti alternate a pendii, zone collinari coperte di bosco e macchia, abbondanza di acque), hanno garantito, anche in passato, lo sviluppo di economie agro-pastorali, insieme ad un buon controllo del territorio. Le caratteristiche di entrambi gli insediamenti storici attraggono particolarmente l'attenzione in quanto si tratta di nuraghi a "tholos", piuttosto rari in Gallura. La loro ubicazione in zone ad alta frequentazione turistica,oltre al rilevante interesse scientifico e culturale dei due siti, ha aggiunto notorietà agli stessi, meta ormai di una considerevole quantità di visitatori.
Da visitare le località costiere di Aglientu, con varie spiagge, scogliere e pinete. Il centro balneare più importante è Vignola, con ampia spiaggia, la torre Vignola lungo la costa (notare, nei pressi, la chiesetta di San Silverio con il sentiero d’accesso) e retrostante piana in parte bonificata ad uso agricolo che, insieme all’insediamento privato di Portobello, si trova al centro della zona.
Questo tratto costiero comprende verso ovest (direzione Castelsardo) nella stessa direzione Costa Paradiso; sul lato opposto, la vasta e bellissima pineta di Vignola-mare che giunge al mare fino alle spiagge di Chiscinaggiu, Tavunatu e (più ad est) a quelle di Lu Littaroni e Naracu Nieddu; queste ultime si stendono ininterrotte, ricollegandosi a quella (anch’essa splendida) di La Piana, sempre verso est, ed all’intatta costa di Monte Russu (m 90 slm), dominata da questo particolarissimo promontorio di forma rotondeggiante (di rocce rosse, come dice il nome). È una serie di spiagge la cui bellezza ha pochi eguali nell’isola.
Sono infine da segnalare le spiagge che si stendono ancora verso oriente, ormai gravitanti nell’area turistica più importante della zona, quella di Santa Teresa di Gallura, pur facendo parte del territorio di Aglientu. Le più belle e frequentate sono le spiagge di Rena Maiori e dell’Aquila, nella vasta Cala Vall’Alta, che si stende fino al Capo Testa. Tutti gli arenili descritti sono accessibili dalla strada panoramica tramite varie deviazioni sterrate, con sentieri sterrati che finiscono con ampi parcheggi vicini agli arenili caratterizzati da ampie distese di sabbia finissima, dorata o candida, e circondati alle spalle da vaste pinete di rimboschimento. Inoltre, la strada Santa Teresa-Castelsardo sfiora la Cala Pischina, facilmente accessibile perchè a ridosso della strada costiera.
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Al confine tra Anglona e Gallura, il piccolo comune di Badesi, resosi indipendente da Aggius nel 1969, è un centro di origine piuttosto recente.
Le spiagge: di bellezza mozzafiato sono le spiagge del litorale, Badesi Mare. Un'ampia spiaggia bianca si estende per chilometri, attraversata dalla foce del fiume Coghinas, uno dei più importanti della Sardegna. Le dune, di sabbia finissima, sono ricoperte di ginepri e all'orizzonte si scorge in lontananza l'isola dell'Asinara. La costa di Badesi, inoltre, è stata recentemente dichiarata "sito di interesse comunitario", per la ricchezza della flora e le peculiarità della fauna, particolarmente i volatili stanziali e migratori che nidificano in mezzo ai canneti delle rive del fiume Coghinas e delle isolette fluviali. La Marina di Badesi racchiude le caatteristiche spiagge "Li Junchi", "Li Mindi" e "Poltu Biancu" formate da sabbie bianche di silicio e delimitate da dune naturali ricoperte di ginepri e macchia mediterranea che per una lunghezza superiore ad 8 km degradano fino a tuffarsi in un mare dal colore azzurro incredibilmente limpido.
La spiaggia "Li Junchi" offre vari servizi tra cui il noleggio di gommoni, pedaló, surf e windsurf, la scuola di vela, il servizio di guardia medica 24h, vari punti di ristoro e chioschi che animano anche le serate con musica dal vivo.
Il mare di Badesi, grazie alla sua limpidezza e ai suoi fondali ricchi di pesce, attira ogni anno appassionati di sport acquatici e di pesca. Tra le manifestazioni più importanti sicuramente il "Trofeo Magrini" e il "Trofeo Citizen" gare di pesca Surf Casting a livello agonistico internazionale.
Per chi invece desidera trascorrere una giornata in una spiaggia poco affollata e priva di servizi sicuramente rimarrà incantato dalla spiaggia di "Li Mindi". Per gli amanti della natura, Badesi offre al turista anche la possibilità, dopo una passeggiata di circa 20 minuti tra le dune a ridosso del mare, di arrivare agli scogli denominati "Li Scoddi di Badesi" che separano il comune di Badesi da quello di Trinità d'Agultu, immergendosi in una zona isolata, solleticati da una brezza gentile e salubre, aromatizzata ai profumi di ginepro, e ammaliati dallo sciacquio delle onde che si infrangono sulle rocce scure, con lo sfondo dei graniti rossi e del mare azzurro e trasparente.
L'orientamento della costa rende questa zona piuttosto esposta ai venti di maestrale, rendendo Badesi la meta perfetta per gli appassionati di surf, windsurf e altri sport acquatici.
Cosa visitare Il centro abitato offre ai visitatori vari servizi e negozi con prodotti tipici e nostrani. Dall' inizio del mese di maggio fino alla fine di settembre, vengono organizzate feste e sagre a tema, fra le piu' importanti sono da ricordare sicuramente la festa patronale dedicata alla Madonna del Sacro Cuore di Badesi, l’evento "Bozi in coru" con esibizioni di canti in coro, e "Lu Carrasciali Estivu" (il Carnevale Estivo) che ogni anno, la notte del 13 Agosto, trasforma il paese in una sarabanda di luci e colori, per la sfilata in maschera e i carri allegorici, alla quale i turisti sono invitati, tutto accompagnato da musica, buon vino e clima di allegria tipico del carnevale.
Da visitare nei dintorni: Per gli amanti del paesaggio consigliamo di fare una escursione in direzione di Aggius, in direzione della cosiddetta Valle della Luna, una magnifica vallata dove emergono, quasi magicamente, rotondeggianti massi di granito che conferiscono un atmosfera da fiaba a tutto il paesaggio.
Un altra roccia particolare è l'Elefante che si trova a circa 4 km da Castelsardo, con l'inequivocabile forma, con ben evidenziata la proboscide del trachitico pachiderma.
Terme di Casteldoria: A soli 8 km da Badesi le Terme di Casteldoria vi offrono l’opportunità di godere di un benessere e relax speciali. Immerse in una natura incontaminata, a ridosso del Castello dei Doria, fra mare, fiume e un cielo cristallino, le Terme vantano un’acqua termale salsobromoiodica straordinaria che sgorga dalla sorgente a 76°C. L’Acqua di Casteldoria, acqua di salute, vanta proprietà antisettiche, antinfiammatorie e decongestionanti, di stimolazione del sistema immunitario e miorilassanti.